
blog
Impariamo a litigare: gestire i conflitti tra fratelli
Perchè litigare è importante
“I fratelli tra i due e i nove anni litigano in media ogni nove minuti” (Sohni, 2011).
Questa affermazione può suonare quantomeno scoraggiante per la maggior parte dei genitori, la buona notizia è però che i bambini che crescono con dei fratelli sono più allenati ad intrattenere relazioni con i pari al di fuori della famiglia.
Nel rapporto fraterno fanno esperienza del condividere, fare le cose insieme, differenziarsi e anche del litigare in un rapporto di tipo “orizzontale”.
Questo rapporto è un’ottima palestra per imparare a gestire i conflitti e le emozioni ad essi connesse, un importante aspetto dell’intelligenza socio-emotiva utile nella vita privata, sociale e lavorativa. Inoltre i bambini , nei conflitti con i fratelli fanno l’esperienza che si può litigare anche se ci si vuole bene e che anche le persone che amiamo ci fanno arrabbiare.
Quindi non è vero che “i bravi fratellini non litigano”, è importante però imparare a litigare “bene”.
Spesso i genitori si chiedono quando intervenire o si sentono in dovere di placare il litigio. In ogni caso il ruolo del genitore non dovrebbe essere quello del giudice o dell’arbitro, bensì, se necessario quello di mediatore.

Il ruolo del genitore
Cosa fare allora se i bambini litigano?
- Non interveniamo subito, anche se la tentazione di metter subito fine a grida e ad una situazione potenzialmente stressante è forte. Lasciamo vivere ai bambini questo importante momento di crescita e abbiamo fiducia nella loro capacità di gestire il litigio da soli.
- Se i bambini rischiano di farsi male avviciniamoci (la presenza di un adulto ha già un effetto di contenimento) e se necessario interveniamo per separarli. Piuttosto che “mettere in punizione” i bambini, proponiamo una pausa e mandiamoli a giocare lontano l’uno dall’altro finchè non si saranno calmati.
- Facciamo in modo che ogni bambino possa dire la sua versione dei fatti, cosa è importante per lui e come si è sentito durante il litigio. Non è importante chiedere chi ha iniziato: nessun bambino si prenderà spontaneamente la colpa e comunque è molto probabile che non sia chiaro neanche per loro chi ha dato inizio alla baruffa. La cosa importante è che i bambini comunichino tra di loro!
- E’ importante anche osservare la propria reazione ai due (o più) litiganti: prediligo solo un figlio? Tendo a dare la colpa al più grande/più vivace senza ascoltare la versione dei fatti di tutti? Se un figlio è molto più grande dell’altro, facciamo attenzione che il maggiore non debba sentire troppo spesso “Tuo fratello è più piccolo, lascialo fare!”. I fratelli grandi hanno diritto ad avere le proprie cose e che queste non vengano rovinate dai minori.
- Aiutiamoli a trovare un compromesso per risolvere la situazione, svolgendo un ruolo di mediatore. L’accordo che i bambini trovano sembra poco funzionale o pensiamo di avere idee migliori? Non importa, lasciamo decidere ai bambini quello che è meglio per loro per gestire il conflitto: il pensiero infantile funziona in modo diverso da quello adulto.

Fare la pace e decidere le regole
Solo dopo che i bambini si sono sentiti compresi e si sono tranquillizzati si può parlare di “fare la pace”.
Anche questo passaggio, come la soluzione, può non essere esattamente come se l’aspetta il genitore. E’ importante che i bambini imparino a riconciliarsi, ma anche che le scuse e la pace siano sentite e non di convenienza per far contenti i grandi e tornare finalmente a giocare. Magari i bambini non si daranno la mano come richiesto, ma si sorrideranno, proporrano all’altro un gioco, lo aiuteranno a fare qualcosa o, semplicemente, si lasceranno per un po’ in pace.
Può anche essere utile stabilire le regole del litigio. Il consiglio è bandire la violenza fisica e verbale, formulare poche e chiare regole, che possono essere riportate su un cartellone colorato realizzato insieme ai bambini.
In ultimo non dimentichiamo che il modo migliore per facilitare l’apprendimento dei bambini è sempre il buon esempio: gli adulti che sanno discutere costruttivamente dimostrano ai piccoli che è possibile imparare a “litigare bene”.
Iscriviti per ricevere ogni mese gli articoli dei professionisti di Crescimi
Psicologi, pedagogisti, logopedisti, educatori, fisioterapisti, psicomotricisti ecc…
Iscriviti e riceverai subito gli sconti sui prodotti per bambini di Crescimi
