Conoscere il significato di aggressività e come intervenire subito

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Conoscere il significato di aggressività e come intervenire subito

I tipi di comportamento aggressivo da conoscere

Penso che oggi è possibile riscontrare, in diversi contesti, un aspetto che, se non considerato con attenzione, può davvero causare diverse problematiche: mi riferisco all’aggressività.

Possiamo definirla come un comportamento volontario, nei confronti di altre persone, che procura danno o dolore fisico o mentale. 

Infatti si possono distinguere cinque tipologie di aggressività :

1. aggressività strumentale: è un comportamento aggressivo, ( spesso litigio) che si verifica nei bambini più piccoli, per il possesso dei giocattoli o di altri oggetti;

2. aggressività ostile: è un comportamento che si manifesta attraverso le critiche, la diffamazione o la derisione verso una persona o un gruppo ed è un atteggiamento che si osserva nei bambini più grandi;

3. aggressività reattiva: è una vera e propria reazione del bambino o dell’adolescente ad un attacco, una minaccia o una frustrazione subita. Ad esempio “Luca insulta verbalmente Laura, accusandola di essere una ragazza senza scrupoli. Laura, incapace di gestire l’accusa verbalmente, inizia a tirare i capelli a Luca”. 

4. aggressività proattiva: si utilizza la forza per dominare un’altra persona o per prevaricare o minacciare qualcuno; in genere diminuisce con la crescita;

5. aggressività relazionale: si tratta di danneggiare o, nei casi più gravi, distruggere relazioni sociali tramite strumenti quali l’esclusione, il pettegolezzo o infangare la reputazione della persona verso cui è rivolto il comportamento aggressivo. Questa situazione si verifica nelle relazioni sociali tra le bambine.

L’aggressività nei bambini può essere riconosciuta che abbiano 2 anni, 3 anni, 4 anni, 5 anni, 6 anni ecc…

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Come riconoscere l'aggressività nei bambini

Il modo, con cui i bambini esprimono l’aggressività, varia con la crescita: i bambini più piccoli si affidano agli attacchi fisici, mentre i più grandi hanno maggiori probabilità di essere verbalmente aggressivi, grazie alle abilità comunicative più sviluppate e alle diverse aspettative degli adulti. 

In generale il livello di aggressività tende a calare, quando il bambino cresce e impara a risolvere problemi e conflitti con mezzi socialmente più accettabili, ma, chi era particolarmente aggressivo durante l’infanzia, ha buone probabilità di rimanere tale in età adulta. 

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I fattori che determinano l'aggressività e le possibili soluzioni per i genitori

I fattori, che determinano l’aggressività, possono essere biologici o ambientali. Sicuramente, fra i fattori biologici, rientra lo sviluppo ormonale che,durante l’adolescenza, incentiva i comportamenti aggressivi.

I  fattori biologici non agiscono separatamente dal contesto socio-ambientale, perciò influenzano maggiormente l’aggressività, quando il bambino vive spesso situazioni irritanti o minacciose. Diversi studi, infatti, hanno dimostrato che la biologia e l’ambiente sociale sono responsabili delle manifestazioni aggressive dei bambini.

Quindi, un’educazione troppo rigida, può rendere i figli aggressivi : in questo caso i genitori possono essere incostanti e incoerenti nel punire i comportamenti devianti e, o gratificano poco i figli o li castigano troppo spesso, anche quando si comportano bene. 

Questa situazione fa riflettere molto, per capire quanto sia complesso essere una buona guida educativa per il proprio figlio, ma è giusto apprezzare e premiare i suoi risultati per accrescere la sua sicurezza e la sua autostima, così come è giusto rimproverarlo, solo quando il bambino ha avuto un comportamento sbagliato, non rispettando sé e gli altri. 

Per questo bisogna intervenire subito, per evitare che, comportamenti antisociali, diventino atti di pura delinquenza, causando l’abbandono degli studi da parte del ragazzo/ bambino e la sua difficoltà di instaurare un rapporto pacifico con i genitori.

La violenza televisiva è un altro problema attuale: spesso è vista come un modello da seguire ed imitare. Se condizionati molto da essa, alcuni bambini/ ragazzi possono considerare, l’aggressività, come l’unica soluzione possibile ed efficace per risolvere i conflitti. Perciò è bene che il genitore controlli, quotidianamente, il tempo trascorso dal proprio figlio, davanti alla televisione o davanti allo schermo di un computer, per fare in modo che il bambino possa dedicarsi ad attività più intelligenti e costruttive, come le attività sportive e impegnarsi meno ai giochi violenti che condivide con i suoi coetanei. 

Oltre allo sport, come possibile soluzione per ridurre l’aggressività, che produce benefici quali la resistenza fisica, la concentrazione, il buon umore, l’autostima, la socializzazione, esistono altri due metodi che vorrei consigliare:

  • spiegare al figlio le possibili conseguenze del suo comportamento aggressivo, per aumentare la sua consapevolezza: ad esempio dare uno schiaffo o una spinta ad un compagno, può causare una sua reazione negativa e s’innescano altre reazioni di violenza;
  • migliorare la capacità di problem solving: spesso, infatti ,sono più aggressivi i bambini che non riescono facilmente a risolvere un conflitto, come puzzle o piccoli giochi di gruppo, dove vi è lo scambio di ruolo. In questo caso il bambino si sente socialmente incapace. 

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