Camminiamo a piedi nudi…Quando possiamo!

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Camminiamo a piedi nudi…Quando possiamo!

I benefici per i piccini, ma anche per i grandi, del camminare a piedi nudi.

Il piede è l’organo propriocettivo per eccellenza.

La sua rappresentazione nella parte sensitiva del cervello è più estesa di quella della mano. Ciò significa che per imparare a fare il suo mestiere, ovvero sorreggerci, il piede deve fare esperienza dell’ambiente ricevendo, quindi, stimoli sensoriali.
Camminare a piedi nudi ci permette di ritrovare il nostro naturale equilibrio ed esercitare la muscolatura dei piedi ottenendo una distribuzione corretta del peso corporeo, favorendo una corretta postura della schiena. Inoltre aiuta la circolazione, infatti quando i piedi non sono stretti nelle scarpe o nelle calze, i muscoli della zona sono più attivi e pompano il sangue molto meglio contribuendo a migliorare, in generale, la nostra circolazione sanguigna. Infine è un vero e proprio antistress!

Lasciar camminare i bambini con i piedini scalzi permetterà loro di sviluppare in maniera corretta l’arcata plantare e stimolare l’attività muscolare del piede e dalla gamba.
Per ottenere il massimo dei benefici, il luogo migliore per camminare a piedi scalzi, oltre che a casa, è la natura, ottime le passeggiate sul prato e quelle in riva al mare.

kid playing at the seaside with bare foot

“Il piede, questo sconosciuto!”

La prima parte del corpo con cui i bambini appena nati provano a indovinare il mondo, sono proprio i piedi.

Li indirizzano verso la mamma e il papà, per farseli toccare e giocare. Quando, invece, cominciano a crescere, si tolgono le scarpe perché: stare scalzi risulta per loro più naturale. Il piede nudo, non solo regala ai bambini un senso di libertà dalla costrizione di una calzatura (pantofola o scarpa che sia) ma anche quel contatto con l’ambiente che li circonda che ne facilita l’esplorazione e la conoscenza.

Camminare su terreni stimolanti, come l’erba, la terra e la sabbia, ovvero tutti quei terreni che hanno delle asperità, che sono cedevoli e che pertanto mettono in difficoltà il piede, serve come momento di sviluppo.
In questi terreni, così come in casa, il consiglio è di lasciare, quando possibile, il bambino con i piedi scalzi, sempre pensando che la calzatura è una forzatura, e non è sempre indispensabile costringerli a indossarla.

Una nuova ricerca ha provato a sciogliere i dubbi degli adulti e ha sottolineato l’importanza dell’esercizio a piedi nudi per lo sviluppo motorio man mano che i bambini crescono e maturano. Lo studio, effettuato dall’Università di Jena, in Germania e pubblicata su Frontiers in Pediatrics, evidenzia che se i nostri piccoli staranno più spesso scalzi saranno più abili nel salto e sapranno trovare più facilmente l’equilibrio rispetto ai bambini che invece più di frequente indossano le scarpe.

kid playing on the rock with bare foot

“Mamma, compriamo queste”. Quali, come e quando scegliere le scarpe?

Morbide, dure, di pelle, di stoffa, di gomma. Sono tante le calzature che possiamo comprare ai nostri bambini. Quali scegliere?

Le scarpe dei bambini devono avere tre caratteristiche fondamentali: comodità, leggerezza e deformabilità. Nella scelta delle scarpe dei piccoli, bisogna seguire gli stessi principi che valgono per l’adulto. Il piede del bambino deve essere libero di deformare la scarpa con la sua impronta. Una calzatura rigida limita i movimenti e riduce la possibilità per il piede di percepire l’ambiente esterno. Per questo è preferibile una calzatura che sia ben deformabile.

Infine la scarpa deve essere leggera, non deve quasi sentirsi, perché il bambino deve potersi muovere con facilità e agilità.

Articolo scritto dalla Dott.ssa Chiara Ianigro, terapista in riabilitazione psichiatrica e tecnico ABA.

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